Borgonato
Nel cuore della rinomata regione vinicola della Franciacorta sorge il comune di Corte Franca, che comprende i caratteristici borghi di Borgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline.
Borgonato, situato al centro del teatro morenico della Franciacorta, emerge su un colle roccioso, distinguendosi dai terreni morenici circostanti come il Monte Alto e le montagne retrostanti di Provaglio. Questo colle potrebbe aver separato il ghiacciaio in due lingue, un dettaglio geologico ancora evidente oggi, con le cave di pietra che adornano le alture di Borgonato. Il borgo, raccolto attorno alla parrocchia di San Vitale, conserva un’atmosfera incantata.
Borgonato è rinomato per essere la sede dell’azienda vinicola Berlucchi, leader nella produzione di vini spumanti della Franciacorta. Potrai visitare la loro storica cantina del 1680, immersa tra i vigneti e vicino alle suggestive mura del palazzo medievale, e degustare i loro pregiati vini.
A breve distanza dal borgo, vale la pena esplorare il castello di Bornato e Villa Orlando, un raro esempio di villa rinascimentale costruita all’interno di un castello medievale. La posizione panoramica della villa offre una vista mozzafiato sulla pianura Padana e, nelle giornate più limpide, anche sugli Appennini.
Le antiche cantine situate sotto la torre principale del castello hanno prodotto il vino del Castello di Bornato per oltre sette secoli, fino ai primi anni del 2000, quando la produzione è stata modernizzata con l’adozione di macchinari e sistemi all’avanguardia.
Colombaro
A breve distanza da Borgonato si trova Colombaro, affacciato sulle pendici del suggestivo Monte Alto, offrendo uno spettacolo mozzafiato sulla regione della Franciacorta.
Il toponimo Colombaro, derivante da “colombarium”, suggerisce l’antica pratica di allevare i colombi, mantenuta fino al XVIII secolo. Le torri colombarie, spesso riservate a nobili ed ecclesiastici, erano diffuse soprattutto nel periodo medievale.
Il borgo di Colombaro affonda le sue radici nell’Alto Medioevo, come attestano i resti del piccolo oratorio dedicato a San Michele, che si erge sulle pendici del Monte Alto.
Oggi, Colombaro è noto per le sue numerose cantine e ristoranti, dove è possibile gustare le prelibatezze enogastronomiche tipiche della Franciacorta, arricchendo così l’esperienza di visita con sapori autentici e tradizionali.
Iseo
Iseo è un incantevole borgo della Franciacorta, situato sulle rive suggestive del lago d’Iseo.
Caratterizzato da una bellezza naturale e una tranquillità senza pari, Iseo si presenta come un rifugio idilliaco immerso tra vigneti e dolci colline.
Le pittoresche stradine lastricate del suo centro storico medievale, fiancheggiate da antichi palazzi, conducono alla vivace Piazza Garibaldi, cuore pulsante della vita sociale del borgo.
Imperdibile è la visita alla meravigliosa pieve di Sant’Andrea, risalente all’XI secolo, e al suggestivo castello Oldofredi di Iseo, uno dei più antichi e meglio conservati in tutto il Bresciano.
Non mancate poi di concedervi un romantico giro in battello sulle acque placide del Lago d’Iseo o una piacevole passeggiata rilassante lungo le sue sponde. Iseo si rivela così una meta perfetta per immergersi in un’atmosfera romantica e scappare dal caos quotidiano.
Erbusco
Erbusco, un piccolo gioiello della Franciacorta, merita sicuramente una sosta durante il vostro viaggio.
Oltre al suo incantevole centro storico, caratterizzato da stradine lastricate, case in pietra e piazze pittoresche, Erbusco vanta una vera perla: la magnifica Villa Lechi. Questa splendida dimora patrizia del Settecento, in stile rococò, rappresenta un’eccellenza architettonica nel territorio bresciano. Tuttavia, è possibile ammirarla solo dall’esterno, in quanto attualmente è di proprietà privata e aperta solo per eventi speciali.
Tra gli altri tesori di Erbusco spiccano le rinomate cantine Ca’ del Bosco e Bellavista, due delle più prestigiose della Franciacorta. Un’occasione unica per immergersi nell’arte della produzione vinicola di qualità e degustare i pregiati vini di questa rinomata regione.
Rodengo Saiano
Situato al cuore della rinomata regione vinicola della Franciacorta, tra i pittoreschi fiumi Mella e Oglio, si erge il suggestivo borgo di Rodengo Saiano.
Dominato da un paesaggio prevalentemente collinare, caratterizzato da estesi campi di cereali e vigneti, da cui si ottengono i pregiati vini Franciacorta DOC e Cellatica DOC, Rodengo Saiano è una destinazione ricca di fascino e storia.
La sua principale attrazione è l’Abbazia Olivetana di San Nicola, fondata nel X secolo dall’ordine cluniacense. A partire dal 1469, la gestione passò ai Benedettini Olivetani di Monte Oliveto Maggiore, che contribuirono alla rinascita della chiesa, ampliando i suoi chiostri e ospitando rinomati artisti bresciani e lombardi tra il XV e il XVI secolo. Dopo anni di chiusura, l’abbazia è stata riaperta ai fedeli nel 1969, tornando al suo antico splendore e diventando uno dei più ricchi monasteri del nord Italia. All’interno, potrete ammirare opere d’arte di grande valore, tra cui la pala del Moretto con S. Pietro e S. Paolo (1545), il quadro delle Nozze di Cana di Grazio Cossali (1608), la Crocifissione di Floriano Ferramola nel refettorio e gli affreschi del Romanino nel refettorio della foresteria.
Per gli amanti dello sport, l’itinerario cicloturistico Paratico-Brescia offre un’opportunità unica per esplorare i vigneti, i viali di querce e tigli e gli sterrati delle torbiere, immergendosi nella bellezza naturale e nella tranquillità della campagna franciacortina.
Borgo del Maglio di Ome
Nascosto tra le verdi pendici del Monte Delma, a sud di Ome, si trova l’antico Borgo del Maglio, un prezioso sito lungo la Via del ferro e delle miniere che risale dalla Franciacorta verso la Valtrompia.
Questo affascinante complesso, situato in località “La Grotta”, ospita il Maglio Averoldi e la Casa Museo Pietro Malossi, restaurati e aperti al pubblico per offrire un’affascinante immersione nella storia.
La data del 1430, un tempo visibile su una parete esterna dell’edificio, attesta la sua antica origine, anche se la prima testimonianza documentata del “mulino della Grotta” risale al 1556.
Il Maglio di Ome, conosciuto anche come Maglio Averoldi dalla famiglia che ne divenne proprietaria alla fine del XIX secolo, si trova vicino alla roggia Molinara. Qui, la forza dell’acqua alimentava la ruota del mulino adiacente, oggi trasformato in abitazione, e la ruota idraulica del maglio per la forgia, un meccanismo ancora in funzione oggi.
L’edificio, suddiviso su tre piani, ospitava il maglio e la ruota idraulica al piano terra, mentre il piano intermedio fungeva da deposito per legna e carbone. Il piano superiore, ora adibito a sede espositiva, ospitava l’abitazione.
Dopo aver esplorato il Maglio Averoldi, vi consigliamo di visitare la Casa Museo Pietro Malossi, dove sono esposti numerosi oggetti, libri e opere d’arte raccolti dall’antiquario bresciano Pietro Malossi (1903-2000) e donati alla Fondazione Malossi di Ome. Potrete esplorare le stanze con il loro raffinato arredamento e scoprire di più sulla vita del collezionista.
Al piano superiore troverete lo studio e il laboratorio, con gli strumenti utilizzati da Malossi nell’arte del cesello e del bulino, che ha praticato per tutta la vita dopo essere stato formato alla bottega di Napoleone Tomasotti e alla Scuola d’Arte Moretto.
Infine, a breve distanza da Ome, potrete visitare l’Orto Botanico delle Conifere, dove potrete ammirare sette famiglie di conifere e ben 82 specie diverse, immergendovi nella bellezza della natura circostante.